Il Territorio

Itinerario tra i vini, le spiagge e la natura di Muravera

Basterebbe percorrere una litoranea per scrivere addirittura una carta dei vini. Ed un'altra, ancora più attraente, delle spiagge che si incontrano, partendo da Cagliari, dal suo porto e dalla sua caoticità, per andare, piano piano, lungo la statale verso Capo Carbonara e, in fondo, Capo Ferrato

Vino Cannonau, ma non solo, il Torbato, il Bovale, il Girò, frutto delle viti a bacca bianca, chiamate Nuscu, tra le più antiche della intera Sardegna, un turbinio di sensazioni per un palato raffinato. Vini che discendono da vigne molto resistenti, che sono costrette a vivere in una zona arida, con bassa fertilità. Ma che rilasciano poi un nettare che finisce nelle bottiglie. 

Passarvi ed arrivare alla oasi faunistica del Colostrai di fronte ad una splendida spiaggia di sabbia finissima, bianca, è come andare in un paradiso, delle vacanze, s'intende. Questa è la zona del Flumendosa, della bonifica, con l'oasi che è spesso visitata dai fenicotteri, ma soprattutto da turisti esigenti e raffinati, che la scelgono per le strutture ricettive, come quella della Eden Viaggi, oltre che per le zone umide, per le boscaglie di ginepri e pini marittimi, per l'odore intenso di mare, di bosco, di storia.

Le costruzioni turistiche sono sbocciate in questi ultimi anni ma non si poteva certo impedire di godere simili bellezze anche a chi viene da fuori: gli insediamenti, però, non sono ossessivi, e lasciano inalterato sia lo spirito che le sensazioni primigenie. Le strade che vanno verso Arzachena da Muravera, ne sono la riprova: chilometri di arenili che si spingono alla Costa Rei, sino a Capo Ferrato. Il Comune ha dovuto pubblicare l'elenco delle spiagge perché a nessun visitatore ne sfugga alcuna, spiagge dove c'è tutta la bellezza senza l'affollamento. 

Ma parlare di Costa Rei significa anche parlare di Marina Rei, Piscina Rei e Tziu Franciscu, significa parlare di bellezze incantevoli, di spiagge uniche, che reggono confronti con quelle equatoriali. Tanto per dire, Legambiente, che controlla tutti i siti balneari italiani, con un'opera certosina, ha assegnato addirittura «Tre Vele», il massimo, a questa costiera, segno dell'intonsa bellezza e della pulizia delle acque.

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