Eventi, feste e sagre

Halloween? No, è la festa dei morti del Sarrabus!

Prende il nome di "Is Animeddas" nel Sud della Sardegna e a Muravera. Con i bambini a "destreggiarsi" tra frasi in lingua e dolci tipici sardi

Sembrava che l'affrontare in maniera semiseria il mondo dei defunti, fosse stato esclusivo patrimonio degli irlandesi, prima, e poi degli americani, con il loro Halloween. Beh, certamente rimane quella la festa più famosa ma non quella più originale, e sicuramente, non l'unica. In Sardegna, infatti v'è la festa "Is Animeddas", principalmente nel Sud dell'Isola e nel Sarrabus di Muravera. A dire la verità i sardi hanno dato nomi diversi alla festa, a seconda della località, anche se "l’impianto" rimane sempre lo stesso, a meno di qualche particolare. Non v'è una data fissa ma un periodo, anche questo più o meno variabile, che va dalla fine di ottobre e i primi giorni di novembre, giorni tradizionalmente dedicati al culto dei defunti.

I bambini si godono la festa, come spesso accade, sia in America che in Sardegna, e sono loro che vanno a bussare alle porte delle case per recitare la famosa frase "scherzetto o dolcetto", detto, ovviamente, in sardo. Quali sono le frasi canoniche? Eccone un piccolo campionario, che varia da zona a zona: «seus benius po is animeddas», «mi das fait po praxeri is animeddas», «seu su mortu mortu», «carki cosa po sas ànimas», «peti cocone», parole che vanno a ricordare i defunti e l'impegno a pregare per le loro anime.

Il premio, manco a dirlo sono, oggi, cioccolatini, caramelle, merendine. Una volta, però, i bambini facevano incetta dei dolci del periodo, quali i "pabassinas", gli "ossus de mortu", i "pani de sapa", che è un caratteristico dolce novembrino, dal gusto deciso ed aromatico, conosciuto in tutta la Sardegna. E chi non portava a casa il dolce, aveva le tasche piene di castagne, melograni e frutta secca di stagione.

Ed un'altra analogia stringe il legame tra le due feste, la lavorazione delle zucche, anche perché, entrambi i contesti erano agricoli, coi contadini interessati a produrre dalla terra anche le zucche, appunto. Che dire, le somiglianze tra le due feste, continuano in modo così forte, da non doversi manco soffermare sulla certosina lavorazione delle zucche, alle quali viene fatto assumere l'atteggiamento spiritato di fantasmi o di anime in pena. Come negli Stati Uniti.

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