Enogastronomia

Amarettus: anche Muravera fa la sua parte

La buccia grattugiata del limone del Sarrabus impreziosisce un dolce che è diventato tipico di Muravera. E succulento: gli amaretti sardi alle mandorle

Parlare di cucina tipica in Sardegna è molto complicato perché complessivamente i gusti e la tradizione si ritrovano in tutta l'Isola, con variazioni spesso irrilevanti. Certo, Muravera e quella "fetta" di Sardegna che guarda il mare ad oriente, ha in serbo una produzione di agrumi di prima qualità, cosa che la differenzia da altri territori. E il "suo" limone, la sua buccia, per la precisione, entra a forza nella produzione degli "amarettus", gli amaretti sardi, che, manco a dirlo, sono creati con le mandorle tritate, fatte diventare farina. Un dolce per i ricchi e per i poveri, semplice ma che può diventare, a secondo delle guarnizioni, anche molto sofisticato.

Poche le operazioni necessarie per la preparazione in cucina, come quella di aggiungere alla pasta tritata, la scorza grattugiata di limone. E poi riposo: la pasta deve stare ferma per dodici ore, meglio se il "riposo" dura tutta la notte. Un dolce "campagnolo", quindi, che non aveva la fretta di oggi, di consumare tutto e subito: al mattino la pasta, che già sviluppa un profumo incredibile, è più consistente. E strano a dirsi, continua a sentirsi l'odore del limone, che deve essere rigorosamente di Muravera. Questo per il "campanile", ma non si può non ricordare che Oristano è il punto di forza degli amarettus, dove scandiscono feste e ricorrenze.

La preparazione dei dolci è quasi alla fine: manca solo da staccare quale piccolo pezzo dal panetto, fare una pressione col pollice per creare l'alloggiamento per posizionarvi una mandorla, o una ciliegia, e poi infornare. Le guarnizioni, una volta cotti, sono a giudizio e gusto della cuoca.

Gli amaretti si assomigliano un po’ tutti perché la spunta del sapore della mandorla è molto forte e li caratterizza rispetto ad altri dolci secchi. Sul perché abbiano avuto una forte diffusione anche nel territorio della Sardegna sembra da addebitarsi alla vicinanza istituzionale al Piemonte, dove sono originari, almeno così narra la tradizione. Passare il mar Tirreno non deve essere stato difficile, come non è stato difficile trovare mandorle e agrumi di alta qualità in Sardegna per dare il via agli amarettus.

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